Cannabis e adolescenti in Italia

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L’European Monitoring Centre for Drugs and Drug Addiction (EMCDDA) stima che nel 2020 il 27,2% della popolazione italiana ha fatto uso di cannabis almeno una volta nella vita e che il 15,4% di chi ha tra i 15 e i 34 anni (circa 1,85 milioni di italiani) ne abbia fatto uso nell’arco dell’ultimo anno. L’Italia detiene il primato (insieme alla Francia) di casi di ragazzi che hanno fumato cannabis per la prima volta a 13 anni, o prima. Si tratta di circa 66.000 giovani, il 4,4% della popolazione italiana in questa fascia d’età. Erroneamente considerate droghe ‘leggere’, i derivati della canapa invece causano danni gravissimi anche perché quasi sempre l’uso, da occasionale, diventa continuativo. I dati della letteratura mostrano come il 10% dei consumatori abituali di cannabis sviluppino un disturbo schizofrenico e il 30% una sindrome demotivazionale caratterizzata da abulia, perdita degli interessi scolastici, amicali, affettivi, sportivi, irritabilità e violenza. Alcuni giovani credono erroneamente che la cannabis possa avere un effetto stimolante nello sport mentre questa droga, oltre a essere una sostanza dopante, ha al contrario un effetto negativo nella prestazione sportiva. Sarebbe utile far veicolare i messaggi giusti dai personaggi che i ragazzi seguono come influencer o youtubers.

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