Malattie croniche. Facebook promosso a pieni voti come supporto relazionale per i giovani

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Una ricerca dell’Irccs Burlo Garofolo che ha analizzato l’uso che un gruppo di 212 adolescenti e giovani adulti (fra 13 e 24 anni) con malattie croniche faceva di Facebook (FB), suggerisce di considerare il ruolo positivo del social network fra adolescenti malati cronici, come ausilio psicologico importante per superare l’isolamento sociale (soddisfacendo i bisogni di socialità fortemente limitati dalla loro condizione) e condividere le esperienze con chi ha problemi di salute analoghi (scambiando informazioni ed emozioni con i propri pari). Gli autori concludono che “uno standard elevato di cure dovrebbe, oggi, considerare anche l’accesso wi-fi come parte della qualità del servizio erogato”, anche perchè durante i ricoveri ospedalieri, il tempo trascorso in rete aumentava da una media di 5 fino a 11 ore. Le patologie selezionate per lo studio hanno incluso: fibrosi cistica, morbo di Crohn, diabete mellito di tipo 1 e malattie infiammatorie croniche intestinali (MICI). (Adolescents with chronic disease and social media: a cross-sectional study. Archives of Disease in Childhood doi:10.1136/archdischild-2019-317996)
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