Malattie e gravidanze: Attenti al sesso usa e getta

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BERTELLONI (SIMA): Qualificato percorso educazione a sessualità
04 marzo 2009 (DIRE – notiziario Minori)

Nel Regno Unito sono in aumento le gravidanze nelle ragazze al di sotto dei 16 anni. Secondo i dati divulgati ieri dal ministero della Salute britannico, infatti, circa il 50% dei casi si concludono con un’interruzione volontaria di gravidanza.

“Un’analisi approfondita del fenomeno commenta Silvano Bertelloni, presidente della Societa’ italiana di medicina dell’adolescenza (Sima)- richiederebbe maggiori dati a disposizione (investimenti in campagne di prevenzione, fasce di popolazione interessata al fenomeno, etc.). Allarma, comunque- prosegue l’adolescentologo – segnalazione di un incremento di casi dovuti ‘al sesso ricreativo occasionale’, che mette in evidenza la crisi dei sentimenti e che spesso si accompagna all’attivita’ sessuale degli adolescenti”.

Anche in Italia, secondo l’esperto, si assiste ad ‘innamoramenti’ brevi o ultrabrevi, che durano pochi giorni o addirittura poche ore, oppure si limitano alla pratica del sesso ‘usa e getta’. “In queste situazioni – prosegue Bertelloni – e’ piu’ facile fare sesso senza prendere le opportune precauzioni, non solo per quanto riguarda la prevenzione delle gravidanze indesiderate, ma anche delle malattie a trasmissione sessuale”.
Per quanto riguarda la situazione italiana, meritano di essere segnalati alcuni dati: nel 2005, meno del 2% dei nati e’ attribuibile a ragazze di eta’ inferiore a 19 anni (da ‘L’analisi dell’evento nascita’ mediante il Certificato di assistenza al parto 2008). Il contributo delle giovani immigrate, invece, raggiunge valori notevoli, quasi quadrupli nelle ragazze dell’Europa dell’Est rispetto a quelle italiane, dimostrando una forte componente sociale in questo fenomeno.

Del resto il tasso di natalita’ da adolescenti in Italia e’ uno dei piu’ bassi nel mondo occidentale.
“Preoccupa il dato relativo alle interruzioni volontarie di gravidanza – spiega il presidente della Sima – che in pratica e’ rimasto stabile per le minori di 20 anni (tasso di abortivita’ 1983: 8%, 2006: 7,88%), suggerendo la necessita’ di migliorare i programmi di prevenzione, anche se, almeno in parte, questi dati possono essere riconducibili all’emergere di un ricorso a forme di aborto clandestino, soprattutto in alcune aree del paese. Tale rilievo e’ dimostrato dal trend che tende a uniformare l’IVG legale nelle varie regioni italiane, mentre in passato questa pratica era maggiormente presente in quelle del centro-nord”.

Una recente indagine condotta nel consultorio AIED di Genova, riporta che su 1.295 prescrizioni contraccettive effettuate nel 2007, circa il 35% (452/1295) era relativo a ragazze di 13-19 anni (8% straniere).

“Questa ampia diffusione della contraccezione di emergenza – secondo Bertelloni – puo’ indicare sia l’inefficacia dei programmi di prevenzione adottati in passato, sia la pratica del sesso ‘usa e getta’, che avviene del tutto casualmente e quindi senza una pianificazione anche con il partner di una sessualita’ responsabile.

Come Societa’ italiana di medicina dell’adolescenza, riteniamo indispensabile che agli adolescenti e alle loro famiglie debba essere offerto un qualificato percorso di educazione alla sessualita’, sia con interventi sui singoli che sulla comunita’, proprio al fine di evitare di dover incorrere nel rischio di gravidanze indesiderate -quindi di interruzioni volontarie di gravidanza – e anche di malattie a trasmissione sessuale.

A proposito di quest’ultimo punto – conclude il presidente della Sima- dal 1^ gennaio 1990 al 31 dicembre 2005 sono stati segnalati al Sistema nazionale di sorveglianza ‘Sentinella’ dell’Istituto superiore di sanita’, 18.243 nuovi casi di malattie sessualmente trasmesse tra i giovani di 15-24 anni, pari a quasi il 19% di tutti i casi segnalati nello stesso periodo di tempo”.