Più casi di tubercolosi in Europa, 1 su 20 ha meno di 15 anni

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Dopo quasi un ventennio ininterrotto di progressi e il crollo dei casi del 2020 legato alla pandemia, il numero di casi di Tubercolosi in Europa ha ripreso a crescere. Nel 2023 nei Paesi dell’Unione Europea e dello Spazio Economico Europeo sono stati registrati 39 mila casi, circa 1.000 in più rispetto all’anno precedente. Preoccupa la crescita dell’infezione tra i minori: sono stati 1.689 i contagi registrati in bambini e ragazzi con meno di 15 anni, il 4,3% dei casi totali, con un aumento del 25% rispetto all’anno precedente. Sono alcuni dei dati del ‘Tuberculosis surveillance and monitoring report’ 2025 realizzato dall’European Centre for Disease Prevention and Control (Edcd) e dall’Ufficio europeo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. L’antibiotico-resistenza resta un problema irrisolto.

E’ alta la quota di pazienti con Tbc che ha anche un’infezione da Hiv (circa il 15%). In Italia, il trend è simile a quello del resto del Continente: nel 2023 sono stati 144 gli under-15 che hanno contratto l’infezione, quasi il doppio rispetto all’anno precedente quando erano stati 78. Su scala globale, secondo le stime dell’Oms, nel 2023 quasi 11 milioni di persone hanno contratto l’infezione e 1,25 milioni sono decedute. Numeri che hanno restituito alla tubercolosi il posto di malattia infettiva responsabile di un maggior numero di morti, dopo che per tre anni il primato le era stato sottratto da Covid-19. Al momento preoccupano le conseguenze dei tagli ai finanziamenti sanitari globali voluti dalle politiche statunitensi, che stanno già smantellando i servizi essenziali per la tubercolosi nei 30 Paesi in cui l’infezione è più presente. Vai all’articolo:

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