Analisi dell’impatto della pandemia di COVID-19 sui disturbi gastrointestinali funzionali nella popolazione pediatrica

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I disturbi gastrointestinali funzionali sono tra le più comuni cause di consultazione sanitaria per problemi a carico dell’apparato digerente. La fisiopatologia è multifattoriale e il disagio psicosociale peggiora la gravità dei sintomi. Dalla fine del 2019 il mondo sta affrontando la pandemia di COVID-19. Le relative misure di controllo hanno influito sulla salute psicologica delle persone. Il gruppo di ricercatori coordinato dal prof. Giovanni Farello dell’Università de L’Aquila ha svolto uno studio sul territorio nazionale per valutare l’impatto della pandemia da COVID-19 sulla prevalenza di disturbi gastrointestinali funzionali tra bambini e adolescenti italiani. Il campione di studio composto da 407 pazienti (187 maschi, 220 femmine), di età compresa tra 10 e 17 anni (età media di 14,27 ± 2,24 anni) è stato sottoposto alla versione italiana del Questionario sui Sintomi Gastrointestinali Pediatrici – Versione Roma III. La prevalenza di ciascun disturbo è stata calcolata come il rapporto tra i soggetti affetti per ciascuna malattia e il numero totale di casi effettivi per quella specifica malattia. I risultati dello studio dimostrano che la prevalenza del Disturbo Funzionale Gastrointestinale nei ragazzi italiani, durante la pandemia di COVD-19, è maggiore rispetto a quella riportata negli studi precedenti. I disturbi più frequenti sono risultati emicrania addominale e sindrome dell’intestino irritabile. “Il nostro studio”, concludono gli autori, “è il primo che fornisce dati sulla prevalenza dei disturbi gastrointestinali funzionali in un campione di adolescenti italiani, durante la pandemia di COVID-19. Lo studio sottolinea la necessità di puntare sulla gestione dello stress, al fine di ridurre gli effetti del lockdown sul benessere psicologico dei più piccoli”.

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https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/34604975/