La gestione domiciliare degli ammalati di Covid da parte dei Medici di Medicina Generale e dei Pediatri di Libera Scelta è un obiettivo importante nei programmi di controllo della pandemia per ridurre la pressione sulle strutture di pronto soccorso degli ospedali e la saturazione dei posti letto in degenza e in terapia intensiva, che è considerata responsabile dell’aumento di mortalità. Ad oggi i pazienti Covid assistiti al proprio domicilio hanno superato in Italia quota 750mila. Sarà ora una “scala a punti” a definire lo stato del paziente Covid gestito al domicilio dal medico di famiglia: basata su precisi parametri clinici la scala Mews consente di dividere i pazienti in tre categorie di rischio, con differenti necessità terapeutiche e assistenziali: rischio basso/stabile (score 0-2); medio/instabile (score 3-4); alto/critico (score 5). Nell’articolo: i parametri da valutare, i sintomi e l’evoluzione clinica, il ruolo delle Unità speciali di continuità assistenziale (Usca) e dei familiari conviventi, le indicazioni terapeutiche a domicilio (cosa fare e non fare).
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Per approfondire:
Comparing Rapid Scoring Systems in Mortality Prediction of Critically Ill Patients With Novel Coronavirus Disease. Hai Hu, Ni Yao. , Yanru Qiu. Acad Emerg Med. 2020 Jun;27(6):461-468. doi: 10.1111/acem.13992.
Implementation of a MEWS-Sepsis screening tool: Transformational outcomes of a nurse-led evidence-based practice project. Roney JK, Whitley BE, Long JD. Nurs Forum. 2020 Apr;55(2):144-148. doi: 10.1111/nuf.12408.