Dipendenza da videogiochi: il ruolo dei genitori

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Lo studio “Dipendenze comportamentali nella Generazione Z”, realizzato dal Centro Nazionale Dipendenze
e Doping dell’Istituto Superiore di Sanità, riporta come tra 11 e 17 anni il rischio di disturbo da uso di
videogiochi coinvolga il 12% degli studenti (circa 480.000 studenti italiani), con una percentuale maggiore
nel genere maschile: 18% dei maschi delle secondarie di primo grado e 13,8% di quelli delle superiori,
10,8% delle femmine nelle scuole medie e 5,5% nelle scuole superiori. Guardando all’età, risulta un rischio
maggiore nelle scuole medie (14,3% dei ragazzi a rischio) rispetto alle superiori (10,2%). Secondo la Società
italiana di neuropsichiatria infantile (SINPIA), è importante non demonizzare i videogiochi in quanto
possono anche offrire opportunità per l’apprendimento e lo sviluppo dei bambini e degli adolescenti,
favorire le abilità cognitive e sociali, creare occasioni di divertimento e la possibilità di realizzare scenari
ricchi di fantasia. Allo stesso tempo è necessario essere consapevoli che numerosi studi hanno evidenziato
come l’utilizzo eccessivo di videogiochi in adolescenti o pre adolescenti possa avere un impatto negativo
sulla salute mentale e sul benessere, soprattutto determinando disimpegno cognitivo con peggiori risultati
scolastici e, più in generale, nel funzionamento sociale. Per tale motivo, i genitori e gli adulti di riferimento
hanno un ruolo cruciale nel garantire che i bambini e gli adolescenti mantengano un equilibrio sano tra
gioco e altre attività importanti, come lo studio, l’interazione sociale e l’esercizio fisico, intervengano nella
scelta dei giochi, in base all’età e al valore educativo, li trasformino in un momento condiviso genitori-figli,
di apprendimento e dialogo. Peggioramento nello studio e isolamento sociale possono rappresentare
campanelli d’allarme di un uso inappropriato. Le regole di utilizzo devono essere condivise e chiare, ma allo
stesso tempo flessibili per rimodularsi progressivamente con la crescita. Vanno evitati i videogiochi e gli
schermi durante i pasti (anche da parte dei genitori stessi) e nell’ora prima di dormire, perché l’esposizione
alla luce blu emessa dagli schermi dei dispositivi può influenzare negativamente il riposo notturno,
sopprimendo la produzione di melatonina.


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