Disagio adolescenti. L’iniziativa Non sono emergenza

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Il fotografo Riccardo Venturi e la film-maker Arianna Massimi hanno realizzato un reportage di storie di
adolescenti in crisi in Italia nell’ambito della campagna “Non sono emergenza”, promossa dall’impresa
sociale “Con i Bambini”: una narrazione che non vuole una visione emergenziale del mondo giovanile, ma
reale e concreta, tra ansia, depressione, disturbi alimentari, bullismo, baby gang, razzismo, identità
sessuale, isolamento, eco ansia, ma anche impegno nel volontariato e nello sport, adesione ad associazioni
ecologiche, per la salvaguardia del Pianeta (i “gretini”), per i diritti civili e per la pace, speranza sulle proprie
prospettive future. L’Associazione ha realizzato anche l’indagine “Come stai?” da cui è emerso che “gli
adulti non capiscono i ragazzi”, secondo il 54% degli adolescenti e il 45% dei genitori, Viene anche
sottolineato il problema educativo: nel 2022 quasi 1 studente su 10 (9,7%) in quinta superiore si è trovato
in “dispersione implicita”, ossia pur portando a termine gli studi, non ha raggiunto competenze di base
adeguate. Nel 2019 gli alunni in dispersione implicita erano il 7%. Il fenomeno ha riguardato soprattutto gli
studenti svantaggiati: gli alunni con alle spalle una famiglia in condizione medio-bassa sono passati da una
dispersione implicita dell’8% nel 2019 al 12% nel 2022. Una generazione inoltre sempre più isolata se,
secondo i dati Istat, anche in uscita dall’emergenza pandemica, nel 2023 dichiarano di vedere tutti i giorni i
propri amici il 27,6% degli 11-14enni e il 30,1% dei 15-17enni, molto lontano rispetto al 70% della
generazione precedente. E l’indice di salute mentale medio calcolato dall’Istat tra i 14-19enni nel 2021 è
calato a 70,3, da 73,9 nella rilevazione dell’anno precedente, nel 2022 è tornato a migliorare (72,6), per poi
scendere nuovamente l’anno successivo (71 nel 2023). Con un divario di genere che vede un minor
benessere psicologico per le ragazze. Ulteriori segnali di malessere psicologico emergono dalle rilevazioni di
Istituto superiore di sanità, nell’ambito dell’indagine sulle dipendenze comportamentali nella generazione Z
(i nativi digitali, nati tra la fine degli anni ’90 e il 2012): si stimano in 65.967 gli studenti tra 11 e 17 anni con
tendenza all’isolamento sociale nei sei mesi precedenti la rilevazione (ovvero l’1,6% del totale del campione
rappresentativo della popolazione studentesca) e quasi 100mila studenti (il 2,5% degli 11-17enni) con
dipendenza da social media, quasi mezzo milione quelli a rischio di internet gaming disorder (“l’uso

persistente e ricorrente di Internet per partecipare a giochi, spesso con altri giocatori, che porta a
compromissione o disagio clinicamente significativi per un periodo di 12 mesi”). In crescita anche le vittime
di bullismo e cyberbullismo, soprattutto tra chi è a maggior rischio di esclusione, come i minori stranieri, e
tra le ragazze, e il fenomeno delle baby-gang: tra il 2019 e 2021 sono cresciuti del 73,8% i giovani presi in
carico dagli Ussm (uffici di servizio sociale per i minorenni) come appartenenti a gang giovanili: da 107 a 186.

La campagna dell’Associazione può essere seguita sul sito www.NonSonoEmergenza.it. Conclude il
presidente di Con i bambini, Marco Rossi Doria: “Il benessere delle nuove generazioni deve essere un
obiettivo condiviso”.

Vai all’articolo:
https://www.agensir.it/italia/2024/05/25/disagio-adolescenti-con-i-bambini-al-via-non-sono-
emergenza/?fbclid=IwZXh0bgNhZW0CMTAAAR3vJmdbPSs4bfQKE8aUA6vHPSuKHWPzrT6kZSwqPbpOMKty
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