Licia Grazzi, responsabile del Centro Cefalee dell’IRCCS Istituto Neurologico “C. Besta” di Milano, spiega in
questo articolo: “Le due principali forme di cefalea negli adolescenti sono emicrania e cefalea di tipo
tensivo. La cefalea cronica interessa il 2% dei giovani. La genesi è multifattoriale: biologica, psicologica e
sociale. L’approccio non è solo farmacologico ma coinvolge lo stile di vita: alimentazione regolare evitando
di saltare la colazione al mattino, attività fisica regolare, corretto ritmo sonno veglia. Secondo studi recenti
una colazione adeguata può ridurre fino al 30% la frequenza degli episodi. Secondo uno studio pubblicato
quest’anno sul British Medical Journal l’attività fisica può ridurre frequenza e intensità degli attacchi fino al
25-30%. Va considerato anche il possibile legame dell’emicrania con ansia e depressione, legata a situazioni
conflittuali in famiglia o criticità vissute in ambiente scolastico. Possono essere utili per questo terapie
comportamentali, tecniche come la mindfulness, psicoterapia”.
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