BERTELLONI: “Anticipazione età sviluppo li rende primi referenti”
26 febbraio 2009(DIRE – notiziario Minori)
La Societa’ italiana di medicina dell’adolescenza (Sima) accoglie con favore la campagna patrocinata dal ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali ai fini di una sensibilizzazione sull’endometriosi, malattia spesso sconosciuta che affligge milioni di donne.
Per raggiungere l’obiettivo, pero’, secondo Silvano Bertelloni, presidente Sima, sono prioritari alcuni aspetti:
“Il primo- spiega – e’ il coinvolgimento dei medici delle cure primarie e dei pediatri, in particolare nel percorso diagnostico. L’anticipazione dell’eta’ di sviluppo puberale – sottolinea Bertelloni – determina infatti che il pediatra sia il principale referente di salute per una ragazza nei primi 2-3 anni ginecologici, per cui accanto a campagne di educazione dirette alle giovani sarebbero opportuni dei corsi Ecm su questa misteriosa malattia per i pediatri, e anche i medici di famiglia, che -per mandato istituzionale- sono le sentinelle sul territorio per i problemi di salute”.
La scarsa conoscenza della malattia e in particolare della sua sintomatologia in adolescenza, spesso diversa da quella dell’adulta con malattia conclamata, possono contribuire al grave ritardo diagnostico che spesso si osserva.
Proprio per questo motivo nasce la campagna di comunicazione ‘Quello che non so di Me’, promossa dal ministero in collaborazione con l’Azienda ospedaliera Sant’Andrea allo scopo di:
- favorire una conoscenza maggiore dei sintomi provocati dalla patologia;
- stimolare il ricorso al medico di fiducia;
- pervenire ad una conseguente diagnosi precoce e corretta della patologia;
- prevenire l’infertilita’ correlata alla patologia.
“Il secondo aspetto – continua l’adolescentologo, proprio in tema di diagnosi precoce dell’endometriosi- riguarda l’istituzione di bilanci di salute per l’adolescente con modalita’ di chiamata attiva, piu’ volte richiesti dalla Sima, che permetterebbero di intercettare questo, come altri problemi di salute, in tutta la popolazione con grandi vantaggi in termini di prevenzione”.
Da tempo la Societa’ italiana di medicina dell’adolescenza porta avanti iniziative di formazione per i pediatri e per tutti i medici delle cure primarie sui temi della salute riproduttiva dell’adolescente, “ed e’ disponibile a mettere a disposizione delle istituzioni tutto il know how sviluppato nel campo della prevenzione dell’endometriosi nel corso degli anni, ai fini di assicurare a tutti gli adolescenti il miglior intervento possibile ai fini della tutela della loro salute riproduttiva: la diagnosi precoce”, chiude Bertelloni.