I problemi degli adolescenti con malattie mentali in Italia

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Il convegno “Dall’età evolutiva all’età adulta: transizione e tutela della salute mentale percorsi interdisciplinari e presa in carico” realizzato da Fondazione Onda e SINPF – Società Italiana di Neuropsicofarmacologia ha fatto il punto sulla situazione degli adolescenti con problemi psichiatrici in Italia. I disturbi mentali rappresentano il 16% del carico globale di malattie nella fascia 10-19 anni. Tra le problematiche della mente in questa fascia di età, ansia e depressione rappresentano il 40% di tutte le diagnosi. I rischi sono sia nel breve termine, come il suicidio, seconda causa di morte tra le persone di età compresa tra i 10 e i 25 anni, sia nel lungo termine: gli adolescenti con un disturbo mentale diagnosticato hanno un rischio sei volte superiore di ricevere una diagnosi di disturbo psichiatrico da adulti. La pandemia ha notevolmente aumentato i casi di disagio psico-emotivo nei giovani, causando una vera e propria ondata di pandemia emozionale. Gli accessi in pronto soccorso sono aumentati dell’80% secondo la Società italiana di Pediatria, e di 11 volte secondo i dati forniti dall’Ospedale Bambino Gesù. Purtroppo, l’Italia è fanalino di coda in materia di fondi dedicati alla salute mentale: la spesa per la salute psichiatrica nel nostro paese non supera il 3%. In particolare, l’età degli adolescenti e giovani adulti, 14 – 24 anni, risulta scoperta in termini di presa in carico e continuità dei percorsi di cura, nonostante sia quella in cui esordiscono la maggior parte dei disturbi psichici. La legislazione attuale impone che al compimento dei 18 anni gli adolescenti perdano il diritto a usufruire delle prestazioni nell’ambito della Neuropsichiatria infantile (passando alla Psichiatria, ma sono oltre il 40% i giovani che abbandonano in questa fase di transizione), della frequentazione dei centri diurni per adolescenti e del sostegno scolastico. Sono esigenze primarie per la tutela degli adolescenti con patologie mentali: riconoscere precocemente i segni di disturbo mentale, attivare programmi di screening in età evolutiva, assicurare una diagnosi accurata, pianificare interventi terapeutici personalizzati in base all’età, con una particolare attenzione al contesto familiare e sociale, elaborare un’appropriata strategia di terapia, assistenza e presa in carico con la creazione di equipe multidisciplinari dedicate.

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