Il dibattito sulla Cannabis dopo la legalizzazione in Germania

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Il commento Antonio Bolognese, professore onorario di Chirurgia alla Sapienza e responsabile scientifico
della Commissione dell’Ordine dei Medici e Odontoiatri di Roma e Provincia per la valutazione, prevenzione
e divulgazione delle conseguenze dell’uso della cannabis e di altri disturbi dell’area delle dipendenze, sulla
deliberazione del Bundestag, il Parlamento tedesco, a favore del possesso e coltivazione della cannabis in
Germania, a partire dal 1° aprile. “La cannabis è la sostanza di abuso più utilizzata nella popolazione
giovanile dopo l’alcol. E’ preoccupante la diffusione nei giovanissimi a concentrazioni attualmente molto

maggiori di una volta del principio attivo Thc, che determina psicosi e dipendenza. Bisogna smascherare il
falso mito che la cannabis non sia dannosa per la salute. La cannabis interferisce con la normale
maturazione cerebrale negli adolescenti (che si verifica fino a 20-25 anni), modifica la loro personalità e la
loro capacità decisionale, crea un deficit dell’attenzione e concentrazione, della memoria e quindi
dell’apprendimento, determina una diminuzione del quoziente intellettivo di circa 8-9 punti in chi fa uso
costante della cannabis ricreativa. Ancora, altera la percezione e l’interpretazione della realtà, riduce la
motivazione a impegnarsi e ad affrontare i problemi. I disturbi sono tanto più gravi quanto più precoce è la
prima assunzione e quanto più è frequente e duratura. Il primo campanello di allarme che i genitori o gli
insegnanti debbono cogliere è quella che viene definita la sindrome amotivazionale: un ragazzo, che prima
andava bene a scuola, aveva interessi molteplici, amava fare attività sportiva, frequentare persone, avere
amici, si isola, si rinchiude in se stesso, non vuole uscire dalla propria camera, non vuole continuare a
studiare. Nei casi più gravi determina la schizofrenia e stati dissociativi, disorientamento spazio-temporale,
stati di ansia, attacchi di panico. Ha importanza la componente individuale genetica. La cannabis determina
anche dei danni importanti per lo sviluppo endocrino-sessuale: diminuzione del numero degli spermatozoi
nei ragazzi, riduzione dello sviluppo ovarico nelle ragazze. Ci sono anche rischi cardiaci (ischemie e infarti
del miocardio). Segnalato anche un aumento dei ricoveri nei Pronto Soccorso per intossicazione acuta,
incidenti stradali e risse nella movida o nelle discoteche, dovuto alla cannabis. Bisogna convincere i ragazzi
che la cannabis non è la giusta soluzione per rilassarsi o vincere l’ansia. Per questo è in corso un progetto
pilota nelle scuole romane”.


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https://www.agensir.it/italia/2024/04/02/cannabis-bolognese-sfatiamo-il-mito-che-non-sia-dannosa-per-la-salute/