L’influenza stagionale è una malattia infettiva delle vie respiratorie, altamente contagiosa, causata dai virus influenzali, che nel nostro Paese si manifesta annualmente nei mesi freddi. I sintomi contemplano: febbre alta, sintomi generali, sintomi respiratori. La durata media è di 5-7 giorni (fino a 10 nei bambini), ma l’astenia e la tosse possono durare a lungo. Il tempo d’incubazione è da 1 a 4 giorni. La contagiosità dura almeno 5-7 giorni. La trasmissione avviene tramite goccioline diffuse tramite la tosse, gli starnuti o la saliva quando si parla, entro una distanza di 2 metri; più raramente attraverso superfici/oggetti contaminati. Ogni anno causa centinaia di migliaia di morti nel mondo. In Italia, colpisce mediamente il 9-10% della popolazione. La fascia d’età più colpita è quella pediatrica, ma oltre il 90% delle ospedalizzazioni e delle morti si verifica in soggetti sopra i 65 anni. L’influenza causa ogni anno in Italia tra i 5mila e i 15mila decessi. Essendo una malattia virale, l’assunzione di antibiotici è inutile se non addirittura controproducente; ci si deve limitare a terapia di supporto e farmaci sintomatici nel frattempo che la patologia segua il decorso naturale. Per prevenire l’influenza valgono i cardini fondamentali della prevenzione delle malattie infettive: lavaggio regolare delle mani, igiene respiratoria, autoisolamento, evitare il contatto con persone ammalate, evitare di toccarsi occhi, naso e bocca, non fumare in ambienti chiusi, garantire adeguato ricambio d’aria. L’arma più efficace è il vaccino antinfluenzale, che in Italia è gratuito per le fasce a rischio: soggetti dai 65 anni, con malattie croniche, operatori sanitari, donne in gravidanza (in qualunque trimestre). Dai 2 anni in poi è raccomandato il vaccino quadrivalente. Per i soggetti di età pari o superiore a 65 anni sono raccomandati i vaccini potenziati adiuvati e ad alta dose. In Italia, si raccomanda che la vaccinazione avvenga a partire dall’inizio dell’autunno. La protezione inizia circa 2 settimane dopo e dura per 6-8 mesi. Gli effetti indesiderati sono in genere di modesta entità e di breve durata. Il Ministero ha pubblicato una Circolare con le linee guida sulla vaccinazione antinfluenzale per la stagione imminente in cui si raccomanda il coinvolgimento dei Medici specialisti e ospedalieri, le Associazioni, la Stampa e i Media. Purtroppo in Italia siamo al di sotto del minimo del 75% di copertura. Attualmente è in sperimentazione negli USA un vaccino a mRNA universale, per cui non sarà necessario il richiamo del vaccino ogni anno. L’epidemia globale di influenza 2022/2023 (denominata “australiana”) è stata di intensità particolarmente violenta. In Italia, ha segnato il più alto numero di contagi negli ultimi 23 anni, da quando è iniziata la sorveglianza InfluNet dell’Istituto superiore della sanità: quasi 14milioni di casi, più colpiti i bambini. La violenta epidemia è stata sostenuta, oltre che dai virus influenzali, da altri virus respiratori responsabili di quadri simil-influenzali (chiamati ILI). Una caratteristica di questa stagione epidemica è stato un inizio anticipato e un picco più alto e duraturo, fino a maggio. La criticità è stata accresciuta anche dalla carenza di farmaci. La nuova stagione epidemica si prospetta altrettanto aggressiva e quindi la raccomandazione a vaccinarsi, anche per chi non rientra nelle categorie ad alto rischio, è forte. Un altro rischio emergente è rappresentato dal diffondersi dell’influenza aviaria A/H5N1, che per ora fortunatamente non si trasmette da uomo a uomo.
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