Una ricerca del Great Ormond Street Institute of Child Health pubblicata su Plos Mental Health, che ha
esaminato 12 precedenti studi, per un totale di 237 giovani tra i 10 e i 19 anni cui è stata diagnosticata la
dipendenza da internet, conclude che più tempo si trascorre connessi a internet e maggiore sarà la voglia di
restare in rete. Il meccanismo che innesca la dipendenza risiede, come ha dimostrato la risonanza
magnetica funzionale sia in una condizione di riposo sia mentre i giovani svolgevano attività connessi ad
internet, nei cambiamenti in diverse reti neurali del cervello che influenzano il comportamento e lo
sviluppo di un adolescente: si è verificata in particolare una diminuzione complessiva della connettività
funzionale nelle parti del cervello coinvolte nel pensiero attivo, la parte responsabile della memoria e del
processo decisionale.
Vai all’articolo:
M. L. Y. Chang, I. O. Lee. Functional connectivity changes in the brain of adolescents with internet addiction:
A systematic literature review of imaging studies. Plos Mental Health 2024.