Istat, sesso sempre più precoce ma cala il ricorso agli aborti

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Gli ultimi dati Istat del 2022, contenuti nel rapporto “L’interruzione volontaria di gravidanza in un’ottica
generazionale”, riportano che il 21,6% dei ragazzi e il 18,4% delle ragazze dichiara di avere avuto il primo
rapporto sessuale completo prima dei 16 anni. Il ricorso all’aborto è in costante diminuzione: del 68% tra il
1980 e il 2022, passando da 208 mila a poco più di 65 mila, grazie a metodi contraccettivi sempre più
efficaci, in particolare la pillola d’emergenza, il cui utilizzo è cresciuto in Italia del 79% dal 2015 al 2018,
grazie all’eliminazione dell’obbligo di prescrizione sia per le maggiorenni sia per le minorenni. Nel 2022, per
la prima volta, l’aborto farmacologico, basato sull’assunzione della pillola Ru486, ha superato la tecnica
chirurgica. In base alla circolare del Ministero della Salute del 12 agosto 2020 l’aborto farmacologico può
essere effettuato non più entro la settima settimana di gestazione, bensì entro la nona. Inoltre, può essere
eseguito, oltre che in regime ospedaliero, anche presso strutture ambulatoriali pubbliche attrezzate
(ambulatori o consultori). I consultori purtroppo sono troppo pochi: dovrebbero essere per legge 1 ogni 20
mila abitanti, invece, a livello nazionale nel 2021 se ne contano quasi uno ogni 30 mila.


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