L’epidemia in Italia migliora. Ma non esultiamo troppo: migliora perché stiamo mettendo in atto le misure di mitigazione con drastica riduzione delle interazioni fisiche tra le persone. I dati potranno continuare ad aprire uno spiraglio solo se continuiamo a sacrificarci. Nell’articolo: i risultati del monitoraggio settimanale dell’Istituto superiore di sanità (Iss) e Ministero della Salute, la discesa di Rt (l’indice di trasmissione), la diffusione ubiquitaria dell’epidemia in Italia, l’aumento dei ricoveri e dei morti, il picco atteso per inizio dicembre (poi la curva dovrebbe decrescere), il dibattito sui 21 indicatori in base a cui si decide il colore delle Regioni (troppi e poco trasparenti, si obietta), i test da usare per la diagnosi e la loro interpretazione, i sanitari ancora tanto colpiti, l’insufficienza delle USCA per l’assistenza domiciliare ai pazienti Covid, il rapporto dell’Ocse (Organizzazione promozione e sviluppo economico) che sottolinea la troppo bassa spesa sanitaria in Italia rispetto la media europea.
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Per approfondire:
From SARS to COVID-19: What lessons have we learned? Liu Q, Xu K, Wang X, Wang W. J Infect Public Health. 2020 Nov;13(11):1611-1618. doi: 10.1016/j.jiph.2020.08.001.