La pandemia sta finendo. O forse no

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Joe Biden, Presidente degli Stati Uniti ha annunciato che la fine della pandemia è vicina. Anche l’Organizzazione mondiale della sanità ha dichiarato che oggi si vede la fine della pandemia Covid più vicina che mai. Ma non sembra così in Europa e in Italia, dove si assiste a una nuova ondata di contagi. Il tasso di incidenza è in aumento in particolare in bambini e adolescenti. Aumentano inoltre i casi di reinfezioni, nelle quali, in base a uno studio inglese, la diarrea è un sintomo frequente tra i soggetti vaccinati. Il tasso di decessi resta costante e piuttosto alto in Italia: 10-12 al giorno ogni 100.000 positivi. Questa ripresa epidemica, coincisa con la riapertura delle attività lavorative e scolastiche, potrebbe peggiorare con l’inverno e generare nuove varianti; per ora predominano le sottovarianti di Omicron, contro le quali sono più attivi i vaccini aggiornati. Per creare una barriera immunitaria contro il virus, rimane importante vaccinare il maggior numero di persone con tre dosi almeno (la quarta resta raccomandata per i soggetti a rischio). Presto dovrebbe essere possibile vaccinare anche i piccoli sotto i 5 anni. La ricerca intanto va avanti e sarà presto disponibile un test che misurando la risposta cellulo-mediata potrà dirci se fare una nuova dose di vaccino o meno, e un altro che consentirà di fare diagnosi dalla voce. In conclusione, essendo ormai chiaro che l’obiettivo del “contagio zero” è irraggiungibile, l’attuale concezione è di arrivare a convivere con il Coronavirus.

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