La scelta della terapia estroprogestinica nell’età dell’adolescenza: cosa deve sapere il pediatra

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Armando Grossi e Graziamaria Ubertini, dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, Roma, con Silvia Ventresca e Agnese Suppiej, della Scuola di Specializzazione in Pediatria dell’Università degli Studi di Ferrara, sulla Rivista Italiana di Medicina dell’Adolescenza, Volume 20, n. 3, 2022 e Volume 21, n. 1, 2023, spiegano che la terapia estroprogestinica (EP) in età adolescenziale deve essere il più possibile personalizzata in considerazione del rapporto rischio-beneficio, nella scelta del preparato, nella valutazione delle indicazioni e  nel follow-up. Le indicazioni, oltre la contraccezione, riguardano un ampio spettro di condizioni: ipoestrogenismo da insufficienza ovarica primaria o secondaria; induzione puberale nei ritardi costituzionali di crescita; dismenorree e sanguinamenti uterini anomali; iperandrogenismo (sindrome dell’ovaio policistico). Possibili effetti collaterali comprendono nausea, cefalea, tensione/gonfiore del seno, dismenorrea. Più raro il rischio cardio-vascolare (aumento della pressione arteriosa, trombo-embolismo venoso soprattutto in caso di obesità e fumo di sigaretta), epatico (colelitiasi, colestasi), osseo (riduzione della densità minerale ossea). Tra i benefici nelle adolescenti della terapia con EP: attenuazione della sindrome premestruale e della dismenorrea, regolarizzazione dei cicli mestruali, riduzione della menorragia con miglioramento dell’anemia sideropenica, riduzione del rischio di neoplasie ovarica, endometriale e del colon-retto e di sviluppare patologie benigne della mammella, riduzione di acne/irsutismo. Sono controindicazioni assolute alla prescrizione di EP per rischio tromboembolico: anamnesi personale positiva per TEV o stroke; trombofilia (deficit ereditari di Proteina C, Proteina S e antitrombina); ipertensione arteriosa severa; tra le controindicazioni relative: obesità grave, fumo di sigaretta (>15 sigarette/die); familiarità nei parenti di 1° grado di TEV prima dei 45 anni; familiarità per dislipidemia; diabete mellito; ipertensione arteriosa. Non esistono controindicazioni nei casi di trombosi venose superficiali. In follow-up, dopo la prima prescrizione di terapia EP, in ogni paziente a distanza di 3-4 mesi vanno valutati: eventuale insorgenza di effetti collaterali, pressione arteriosa, eventuale aumento di peso corporeo. Non sono necessari esami ematochimici periodici di controllo. Si consigliano controlli successivi annuali. Non esistono dimostrazioni di evidenza che le sospensioni periodiche del contraccettivo ormonale siano di qualche utilità per la salute della donna, né è necessario sospendere il contraccettivo ormonale mesi prima della ricerca di una gravidanza. Infine, si suggerisce l’utilizzo del progestinico da solo in caso di: emicrania, in particolare con aura; fumo (> 15 sigarette/die); obesità severa (BMI > 40 kg/m2); LES; ipertensione con danno d’organo; dislipidemia associata ad altri rischi cardiovascolari; trombofilia nota, in assenza di eventi tromboembolici acuti.

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