L’adolescente e il consenso informato

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Sul numero doppio (vol. 20 – n. 3 – 20227/ vol. 21 – n. 1 – 2023) della RIMA (Rivista italiana di Medicina dell’adolescenza) l’interessante contributo sul Consenso informato della dottoressa Serenella Castronuovo, Roma (Pediatra di Libera, Psicoterapeuta, Componente del Comitato Scientifico Tecnico e Organizzativo della FIMP in cui è Responsabile del Gruppo di Lavoro Adolescenza e transizione). Attualmente, il consenso informato rappresenta il cardine etico della professione sanitaria, in cui la relazione col paziente non è non più intesa come “paternalistica” ma “interlocutoria”, implicando l’autodeterminazione della persona, resa consapevole delle sue scelte a seguito di una corretta informazione.  Il consenso è disciplinato dalla legge in vigore, la 219 del 22 dicembre 2017 “Norme in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento”. In essa si prevede che anche nel trattamento sanitario di un minore si tenga conto della sua volontà (in funzione della sua età e del suo grado di maturità), pur non costituendo un elemento giuridico essenziale, dovendo il suo consenso essere autorizzato o rifiutato dagli esercenti la responsabilità genitoriale o dal tutore. Questo significa che anche il parere di un adolescente, che ha la capacità di comprendere quanto gli viene proposto, per un trattamento sanitario inerente la propria salute, deve essere preso in considerazione in quanto gli si riconosce valenza etica e deontologica

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https://issuu.com/edizioniscriptamanent/docs/rima_3_22_e_1_23