Minori, 14’559 aborti di minorenni in 11 anni

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1.258 RICHIESTE NEL 2008: 69% ITALIANE, VINCE LA PAURA.
18 aprile 2009(DIRE – notiziario Minori)

Il Guardasigilli Angelino Alfano lo definisce un fenomeno di “preoccupanti dimensioni”.
Perche’ negli ultimi undici anni una folla di 14.559 minorenni (1.258 soltanto nel 2008) si e’ rivolta ad un Giudice tutelare per ottenere il via libera all’aborto, ai sensi della legge 194 del 1978 sull’interruzione volontaria della gravidanza.

La ragazzina tipo ha diciassette anni, italiana, braccata dalla paura di diventare madre. E dal timore di essere coperta di vergogna. Al punto da non confidare a nessuno di essere rimasta incinta. Fino a quando bussa alla porta di un giudice.

E’ quanto emerge dalla relazione “Sull’attuazione della Legge 194”, presentata lo scorso 26 marzo alla presidenza del Senato dal ministro della Giustizia, pubblicata sul sito internet di Palazzo Madama.

In gran parte (il 50,2%) si tratta di 17enni, mentre soltanto il 5,4% delle minori che vogliono abortire ha 14 anni o meno. Per il 69% sono ragazze nate in Italia. Per motivare la volonta’ di interrompere la gravidanza (secondo le prescrizioni della legge 194) nel 65% dei casi le minori dichiarano di non sentirsi pronte per affrontare la maternita’. Nel 33,7% della casistica, invece, l’ostacolo sono la necessita’ di proseguire gli studi oppure la mancanza di un sostegno finanziario. In ogni caso si rivolgono al giudice perche’, in un modo o nell’altro, non hanno guadagnato il via libera della famiglia.

Ma nella stragrande maggioranza dei casi (il 60,9%) le ragazze non parlano con nessuno della gravidanza; solo il 36,9% si sfoga con la madre. A frenare le giovani e’ il timore (nel 42% dei casi) di essere cacciate di casa, di perdere la stima o di urtare le convinzioni religiose dei genitori. E alla fine, nel solo anno passato in 1.258 (ma erano 1.435 nel 2007) hanno scelto di chiedere il nulla osta a un giudice.

L’area di maggior diffusione e’ quella del Nord, con 538 richieste, che rappresentano il 43% del totale. Seguono il Centro (331 domande, per il 26%), poi il Sud (273, pari al 22%) e le Isole (116, per il 9%). Una tendenza rimasta costante dal lontano 1989 (punto di partenza del monitoraggio biennale del Ministero: in tutto fanno 11 anni di accertamenti). Tra i 29 distretti nazionali, il piu’ attivo nel 2008 e’ stato quello di Roma, con ben 235 domande raccolte. Sfilano poi Milano (186) e Napoli (97).

Ad aggravare il fenomeno contribuisce poi il fatto che le “autorizzazioni sono in genere concesse – si legge nella relazione – nella quasi totalita’ dei casi“.

Ma i giudici consegnano al dossier Alfano anche una serie di lamentele sui meccanismi della 194. Alcuni magistrati puntano il dito contro i “tempi molto ristretti prescritti dalla legge per decidere sulla richiesta”, limitati a soli cinque giorni. Altri uomini in toga accusano i consultori, che non devono “limitarsi a registrare quanto affermato dalla minorenne, ma anche farsi carico di verificarlo”. Senza dimenticare che in alcuni casi le strutture dei consultori “sono solite inviare relazioni carenti ed incomplete”. Poi, la barriera di una legge che dopo oltre trent’anni consente ancora “orientamenti interpretativi anche del tutto opposti tra un giudice e l’altro”.