Le più importanti Società scientifiche italiane che si occupano di adolescenza e genere hanno elaborato e
pubblicato un importante documento di consenso di respiro internazionale sulla gestione della disforia di
genere in età evolutiva, a firma intersocietaria (Società Italiana di Pediatria, Società Italiana di
Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica, Società Italiana di Medicina dell’Adolescenza, Società Italiana di
Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza). La position paper nasce in risposta all’imperativo bisogno
di un supporto standardizzato per la Disforia di Genere (GD) adolescenziale, e si propone di offrire
informazioni fondamentali sui potenziali aspetti dell’assistenza che afferma il genere, sottolineando la cura
e la protezione dei bambini e degli adolescenti con GD. Riconoscendo che gli adolescenti possono scegliere
interventi in base ai loro bisogni e obiettivi specifici e comprendendo che ogni individuo all’interno di
questo gruppo ha una traiettoria distinta, è fondamentale garantire che ciascuno sia accolto e supportato.
L’approccio alla gestione degli individui affetti da GD è un processo a più fasi che coinvolge un team
multidisciplinare in tutto il percorso. Le decisioni riguardanti il trattamento dovrebbero essere prese in
collaborazione dagli operatori sanitari e dalla famiglia, considerando le esigenze e le circostanze uniche
dell’individuo ed essere guidate da prove scientifiche piuttosto che da pregiudizi o ideologie. I politici e i
giudici delle alte corti dovrebbero affrontare la discriminazione basata sull’identità di genere nella
legislazione e sostenere lo sviluppo di servizi in linea con le esigenze dei giovani. È essenziale istituire centri
multidisciplinari accreditati dotati delle competenze e dell’esperienza necessarie per gestire efficacemente
gli adolescenti affetti da GD, garantendo così la fornitura di cure di alta qualità. In conclusione: mantenere
un approccio basato sull’evidenza è essenziale per salvaguardare il benessere degli adolescenti transgender
e di genere diverso.
Vai all’articolo:
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/38637868/