Per alimenti ultra-processati o ultra-lavorati si intendono cibi confezionati, derivati da processi di lavorazione industriale con processi fisici, chimici o biologici che li modificano più o meno profondamente. Sono molto usati e poco sicuri. Hanno elevato potere calorico e alta palatabilità, grazie all’abbondanza di grassi, zucchero o sale; scarsa qualità nutrizionale per povertà di micronutrienti e fibre; lunghe scadenze grazie ad abbondanti conservanti. Durante la lavorazione si possono generare sostanze tossiche. Ci sono 4 gruppi a crescente grado di trasformazione. Tra gli effetti metabolici: alterazione del metabolismo degli zuccheri, aumento di deposito di grassi, colesterolo LDL, stress ossidativo, infiammazione e invecchiamento cellulare, modificazione microbiota intestinale. Effetti negativi sulla salute: rischio di obesità, diabete e dislipidemie, patologie cardiovascolari, tumori e mortalità. Studi clinici evidenziano che il loro consumo aumenta il rischio di cardiopatie, tumori, diabete, demenza, mortalità per tutte le cause. Inoltre hanno un impatto sulla quantità di cibo introdotto: questo tipo di alimenti inducono a mangiare di più. Tutte le spiegazioni nell’articolo: