Steatosi epatica, il fegato grasso in bambini e adolescenti

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Per steatosi epatica si intende un accumulo di grasso nel fegato, in quantità superiore al 5% del peso dell’organo. Nei bambini e adolescenti si tratta normalmente di steatosi epatica non alcolica (NAFLD). L’incidenza, dal 5- 17% dei bambini-adolescenti in totale, arriva al 30-80% negli obesi. La steatosi epatica è il risultato di una complessa interazione tra fattori genetici, comportamentali (sedentarietà) e nutrizionali. L’obesità è il fattore di rischio più importante. Quasi sempre asintomatica, può causare infiammazione cronica (steatoepatite non alcolica, NASH=non alcholic-steatoheapatitis, che può evolvere in fibrosi e cirrosi), tumore epatico, e associarsi ad alterazioni metaboliche e vascolari. Per la diagnosi, aumento transaminasi, ecografia, eventualmente biopsia del fegato.
Non esiste una cura farmacologica, ma si deve puntare alla correzione dello stile di vita: dieta, attività motoria, controllo del peso, rinuncia all’alcol e al fumo, fin quando le lesioni epatiche possono essere reversibili. La chirurgia bariatrica, usata come opzione terapeutica negli adolescenti con obesità grave complicata, si è dimostrata efficace contro la steatoepatite. Dal 2018 è stato creato il Registro pediatrico europeo per la steatosi epatica, con coordinamento dell’Ospedale Pediatrico Bambin Gesù di Roma.

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