Sulla Rivista Italiana di Medicina dell’Adolescenza, Volume 21, n. 3, 2023, Impatto psicologico del Deficit dell’Ormone della Crescita negli adolescenti nella pratica clinica

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La ricerca è a cura del Prof Giovanni Farello e delle dottoresse Federica Guerra, Martina Tiberio, Serena Assetta del Gruppo dell’Università de L’Aquila. La forma endocrina più comune di bassa statura è il deficit di ormone della crescita (GHD), che viene curata con la somministrazione di ormone della crescita. La qualità di vita correlata alla salute (HRQoL) è un indicatore importante del benessere individuale. I ragazzi di bassa statura tendono ad avere una riduzione della qualità della vita in quanto possono essere trattati dai propri coetanei, dagli insegnanti e dagli stessi genitori, come fossero più piccoli rispetto alla propria età cronologica. Sono esposti ad essere presi in giro, rifiutati o iperprotetti e di conseguenza, tendono a sperimentare con maggiore probabilità l’isolamento, la discriminazione, la stigmatizzazione, il bullismo e la bassa autostima. In questo studio osservazionale su 24 adolescenti di età compresa tra 11 e 18,9 anni con diagnosi di GHD, seguiti presso l’Ambulatorio Pediatrico Auxologico dell’Ospedale San Salvatore (L’Aquila) si è valutato l’impatto sulla HRQoL della bassa statura e del suo trattamento. E’ emerso che minore è il tempo dalla diagnosi e di conseguenza dal trattamento, più i ragazzi tendono a sperimentare emozioni negative rispetto al proprio aspetto; viceversa, maggiore è il tempo trascorso dalla diagnosi e quindi anche dal trattamento, il disagio per il proprio aspetto tende a diminuire in quanto anche la crescita aumenta, mentre ciò che appare aumentare è lo stress percepito, probabilmente a causa del trattamento stesso che implica sottoporsi a delle punture giornaliere di ormone della crescita. Riguardo al genere, i ragazzi hanno mostrato un maggiore disagio nella percezione del proprio corpo rispetto alle ragazze, in rapporto probabilmente agli stereotipi associati all’importanza dell’altezza per i maschi.

Potete leggere l’articolo sul sito della Società Italiana di Medicina dell’Adolescenza SIMA, sezione RIMA: