Il nuovo modo di concepire la Medicina, sempre più centrato non sulla malattia ma sul paziente nel suo insieme di componenti fisiche, psichiche, sociali e culturali che lo rendono unico e irripetibile, ha portato a un crescente interesse per gli aspetti relativi alla umanizzazione degli ambienti ambulatoriali e ospedalieri, delle pratiche medico-assistenziali, delle cure, ma soprattutto della relazione tra il medico e il paziente, o la sua famiglia….la relazione umana tra “persone che curano altre persone”….Il percorso di umanizzazione delle cure mira a far sentire il paziente una persona, non un malato. La sfida è ri-organizzare l’approccio culturale dei sanitari e l’assetto dei luoghi di cura affinché siano orientati in funzione dei pazienti. Nell’ambito della Pediatria, la necessità di umanizzazione si avverte in modo cruciale per l’impatto negativo che procedure sanitarie e ricovero possono avere sui bambini… L’attenzione ai bisogni emotivi, affettivi e sociali dei bambini e adolescenti ricoverati compendia una vasta gamma di interventi che coinvolgono genitori, sanitari, ambiente, volontari…Importantissimi il gioco e la gestione del dolore…L’effetto benefico di un contesto ospedaliero umanizzato si ha su risultati clinici e benessere di pazienti e personale…Utili progetti come la lettura ad alta voce, la frequenza di lezioni scolastiche, la “clownterapia”, data la dimostrata funzione terapeutica del ridere. Il medico Hunter Adams (noto come Patch Adams, reso celebre in tutto il mondo dal film interpretato da Robin Williams) fu il primo “teorico” della pratica.
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Per approfondire:
Clown therapy in the hospital setting: A review of the literature. Catapan SC, Oliveira WF, Rotta TM. Cien Saude Colet. 2019 Sep 9;24(9):3417-3429. doi: 10.1590/1413-81232018249.
Care of children with medical complexity in the hospital setting. Russell CJ, Simon TD. Pediatr Ann. 2014 Jul;43(7):e157-62. doi: 10.3928/00904481-20140619-09.
