La diffusione ubiquitaria tra bambini e adolescenti di dispositivi digitali con schermi piccoli, come
smartphone e tablet, li ha esposti a molestie online che configurano una nuova forma di bullismo, ovvero il
cyberbullismo, comunemente descritto come qualsiasi comportamento eseguito tramite media elettronici
che implichi comunicazioni ostili o aggressive ripetute nel tempo volte a infliggere danno, rabbia, vergogna
o disagio a una vittima che non può facilmente difendersi. Il cyberbullismo ha un impatto sul benessere
psicologico dei minori: è stato associato a un aumento del rischio di disagio psicologico, suicidio e disturbi
dell’umore. Una caratteristica insidiosa del cyberbullismo è che l’abuso può verificarsi a tutte le ore, anche
di notte. L’uso notturno dei devices, il cyberbullismo, la perdita di sonno e i disturbi psicologici sono
fenomeni strettamente intrecciati tra loro in infanzia e adolescenza. Questo studio ha esaminato la loro
relazione tramite un sondaggio rivolto a studenti di età compresa tra 7 e 19 anni (N = 53.734) circa durata
del sonno, uso notturno del telefono, cyberbullismo e disagio psicologico. Si sono esaminate
indipendentemente le coorti di bambini (7-11 anni) e adolescenti (12-19 anni) e il genere femminile e
maschile. Gli autori concludono che sia uso notturno del telefono che cyberbullismo aumentano
direttamente le probabilità di scarso sonno (<8 ore) e di disagio psicologico. L’uso notturno del telefono
modera e sostiene sia la relazione tra cyberbullismo e sonno che tra cyberbullismo e disagio psicologico
Sono a maggior rischio adolescenti più grandi e le ragazze.
Vai all’articolo:
Centofanti S, Lushington K, Wicking A et al. Nighttime Phone Use and Past Exposure to Cyberbullying and
Their Impact on Sleep and Psychological Wellbeing in Australian Children Aged 7 to 19 Years. Adolescents
2024, 4, 355-374.