A Sanità Informazione il parere della dottoressa Pozzobon Gabriella, presidente della Società italiana di medicina dell’adolescenza (Sima): «Come per gli adulti, la vaccinazione è consigliata soprattutto agli adolescenti fragili con comorbidità. Ad oggi, i dati a nostra disposizione sui vaccini anti-Covid negli adolescenti sono pochi e la possibilità di trarre conclusioni definitive risulta limitata». Perché vaccinare gli adolescenti? «La vaccinazione proteggerebbe non solo dalla malattia da Sars-CoV-2, ma anche dall’infezione: dunque, anche se i minori vanno generalmente incontro a forme non gravi, vaccinarli potrebbe ridurre la circolazione del virus e proteggere gli adulti più vulnerabili», spiega Pozzobon. Un rientro a scuola in sicurezza a settembre è tra le motivazioni maggiormente caldeggiate tra i sostenitori dei vaccini anti-Covid tra gli adolescenti. Un altro aspetto cruciale è comprendere se bambini e adolescenti siano più a rischio con le nuove varianti: «Viene considerata con attenzione la variante Delta, attualmente responsabile di oltre il 90% dei nuovi casi di Covid-19 nel Regno Unito, che – chiarisce Pozzobon – sarebbe più trasmissibile di oltre il 60% rispetto a quella Alpha precedentemente dominante (la cosiddetta variante inglese). Per difendersi da questa variante, è importante che si sia completato il ciclo vaccinale con entrambe le dosi previste». I genitori che devono acconsentire al vaccino per i propri figli sono ovviamente preoccupati anche dei possibili effetti collaterali: «Gli studi clinici presentati dalle aziende mostrano sintomi sovrapponibili a quelli delle età successive e non gravi, rassicura la pediatra, che aggiunge: negli Usa, i CDC (Centers for Disease Control and Prevention) hanno riportato, in un numero molto ridotto di giovani tra i 16 e i 30 anni, miocardite o pericardite dopo la vaccinazione con Pfizer. Anche il ministero della Salute israeliano ha segnalato il rischio di miocardite in un esiguo numero di giovani che hanno ricevuto il vaccino Comirnaty. Non è ancora chiaro – aggiunge l’esperta – se ci sia un legame e quale sia il motivo che, probabilmente, potrebbe risiedere in un eccesso di risposta immunitaria nei soggetti giovani». E i vaccini a vettore virale? «Considerata la disponibilità di dosi di vaccini a mRNA, non ha senso rischiare i pur rari casi di trombosi venosa trombocitopenica (VITT: Vaccine-induced Immune ThromboticThrombocytopenia) segnalati dopo i vaccini Vaxzevria e Janssen, soprattutto in persone under 60 anni e di sesso femminile – sottolinea Pozzobon.
Vai all’articolo:
Per approfondire:
Current advances in the development of SARS-CoV-2 vaccines. Awadasseid A, Wu Y, Tanaka Y et al. Int J Biol Sci. 2021 Jan 1;17(1):8-19. doi: 10.7150/ijbs.52569.
Learning from the past: development of safe and effective COVID-19 vaccines. Su S, Du L, Jiang S. Nat Rev Microbiol. 2021 Mar;19(3):211-219. doi: 10.1038/s41579-020-00462-y.