Abusi: “Troppi restano nascosti”

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BERTELLONI (SIMA): ” Formazione operatori e educatori che ‘incontrano’ il problema “
16 febbraio 2009 (DIRE – notiziario Minori)

Il problema della violenza e dell’abuso sessuale sui minori si conferma una delle principali emergenze sociali. In Italia il fenomeno e’ in crescita, ma ancora ampiamente sottostimato.

Quello che si riesce a vedere e’ la punta dell’iceberg, in quanto per ogni caso segnalato esistono decine di casi nascosti.

“Questa situazione- spiega il professor Silvano Bertelloni, presidente della Società italiana di medicina dell’adolescenza (Sima)- si verifica perche’ il problema, al di la di eclatanti fatti di cronaca, rimane confinato nell’ambito della relazione abusante per mancata comunicazione da parte del bambino-adolescente (età, vergogna, tabù sociali/religiosi, struttura famiglie, pressioni familiari, handicap psichico, etc.).

Ma anche per il mancato riconoscimento da parte del bambino (un esempio: gli abusi commessi da persone di sesso femminile), per l’incapacità’ di raccolta dati (assenza di risorse, come succede nei paesi poveri, o di sensibilità, “abitudini” sociali, abuso sessuale come fonte di reddito, si veda la prostituzione minorile e il turismo sessuale).

Usualmente- prosegue l’esperto- si tratta di situazioni che durano per anni. Un’esatta diagnosi si ha in circa il 10% dei casi e la terapia e’ molto pesante e difficile per il minore(procedimenti giudiziari, allontanamento familiare, psicoterapia). Si hanno complicanze fisiche o psichiche in quasi il 100% dei casi e le recidive sono frequenti”.

L’immagine desolante che appare da questa analisi impone una riflessione e una ulteriore domanda: quale malattia è altrettanto grave per un bambino?

“La Società italiana di medicina dell’adolescenza – sottolinea con forza Bertelloni- ritiene importante la maggiore sensibilità delle istituzioni su questo grave problema, anche attraverso provvedimenti di legge che permettano una maggiore protezione dei minori.

Molto complesso, tuttavia, rimane il problema del trattamento dell’adulto abusante, spesso vittima a sua volta di abusi in età pediatrica, che possono aver innescato una spirale di emarginazione e comportamenti violenti, che richiede attenta valutazione e adeguata presa in carico”.

E proprio in merito a questo ultimo dato, la Sima ritiene importante che “le istituzioni investano a supporto delle azioni di prevenzione- conclude l’adolescentologo- che rappresenta la forma piu’ efficace di terapia a protezione del bambino-adolescente, ma anche dell’adulto, nonché a supporto della formazione per tutti gli operatori sanitari e sociali che possono venir a contatto con un problema così grave e complesso”.