Covid-19, ondata estiva

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Terza estate col Covid-19, e non finisce qui. L’Oms ha annunciato che purtroppo il numero di nuovi decessi
settimanali per Covid torna ad aumentare, e l'Italia è sempre ai primi posti nel mondo per numero di morti.
L’incidenza di nuovi casi nel mondo è verosimilmente sottostimata, dato che si riduce il numero di tamponi.
In riduzione anche le infezioni asintomatiche. In Italia tutti gli indicatori dell’epidemia sono in risalita; i
sanitari continuano ad essere la categoria più colpita. Questa nuova ondata è verosimilmente legata
all’accresciuta socialità della stagione estiva e all’elevata contagiosità della sotto-variante Omicron BA.5,
che è anche ad alto rischio di produrre reinfezioni in vaccinati e guariti. Allo stato attuale, dall’inizio della
pandemia il 30,2% degli italiani ha avuto il Covid ma la percentuale è in crescita. La variante Omicron BA.5
tende a colpire le vie aeree superiori. La durata dei sintomi è in media di 4 giorni (anche 3 nelle persone
completamente vaccinate), contro gli 8 della variante Delta. Con le nuove varianti, una persona può
reinfettarsi anche 4 volte in un solo anno (con intervalli di 3-4 mesi, anche se ci sono segnalazioni dopo
poche settimane). Il rischio di sviluppare il Long Covid è più basso con Omicron. L'obbligo di uso delle
mascherine è decaduto dal 15 giugno tranne che nelle strutture sanitarie e su alcuni mezzi di trasporto.
L'impatto ambientale dell'uso di tonnellate di mascherine è stato notevole finora. Scaduto dal 15 giugno
l’obbligo vaccinale per gli over 50 e il personale della scuola e delle Forze dell’Ordine, mentre per il
personale sanitario l’obbligo persiste fino al 31 dicembre 2022. Dal 31 maggio non è più richiesta la
Certificazione Verde Covid-19 per entrare in Italia dall’estero. Rimuovere l’isolamento domiciliare per i
positivi sembra essere una proposta ancora prematura. L’altissima protezione vaccinale in Italia, con oltre il
90% di soggetti over 12 anni che ha completato il ciclo primario di tre dosi, rappresenta un punto di forza.
Anche l’esperienza cinese, dove la strategia “Covid zero” basata su continui e rigorosi lockdown si è rilevata
non sostenibile sul lungo termine, dimostra chiaramente che le misure di contenimento con il Coronavirus
non funzionano in maniera definitiva: sono i vaccini a fare la differenza. I non vaccinati hanno un tasso di
mortalità 10 volte superiore ai vaccinati. La protezione è debole però nei confronti dell’infezione in sé.
Probabilmente a settembre potrebbe essere raccomandata una quarta dose di vaccino anti-Covid, al
momento proposta solo per gli immunodepressi, gli over 80 e la fascia 60-79 anni con comorbidità. Sono in
corso sperimentazioni di vaccini specifici contro le sottovarianti Omicron. Nell'evoluzione futura, si ritiene
che il Covid diventerà un virus endemico, con ondate periodiche ma non gravi, simili a quelle dei virus
influenzali. Non ci sarà purtroppo la tanto sperata immunità di gregge; resta il rischio che possano
svilupparsi delle varianti e sottovarianti dotate di maggiore virulenza. Purtroppo, maggiore è la replicazione
del virus e più alta è la possibilità che si sviluppino nuove varianti, causa le ricombinazioni che si creano nel
virus ogni volta che si moltiplica. Per questo non possiamo abbassare la guardia con vaccini e cautele negli
stili di vita.
Vai all’articolo:
https://www.lospeakerscorner.eu/anno-2022-terza-estate-col-covid-
19/?fbclid=IwAR0S7f85bzyZxdoaa4cp3ibcOrEjwNwIWUHbTkhEwc557j5jWfJ3onzd1zg