Gli adolescenti italiani e il post Covid. I risultati della rilevazione 2022 del Sistema di Sorveglianza HBSC Italia dell’Iss

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A scattare la fotografia dei comportamenti degli adolescenti italiani nel periodo post pandemia è la VI rilevazione 2022 del Sistema di Sorveglianza HBSC Italia (Health Behaviour in School-aged Children – Comportamenti collegati alla salute dei ragazzi in età scolare), coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità insieme alle Università di Torino, Padova e Siena, con il supporto del ministero della Salute, la collaborazione del Ministero dell’Istruzione e del Merito e tutte le Regioni e Aziende Sanitarie Locali. Condotta su 89mila ragazzi e ragazze di 11, 13, 15 anni e, per la prima volta, di 17 anni, la ricerca, che viene ripetuta ogni quattro anni, mostra diverse criticità:

– Salute percepita: la percentuale totale di adolescenti che si reputano in buona salute è sensibilmente diminuita rispetto al 2017/2018, e più crescono e più la percezione di ‘buona’ salute diminuisce, soprattutto tra le ragazze. Il 49% dei ragazzi e il 74% delle ragazze riferisce di presentare almeno due di sintomi di malessere (mal di testa, di stomaco, di schiena, sentirsi giù di morale, irritabilità, nervosismo, giramenti di testa e difficoltà nell’addormentamento) più di una volta a settimana negli ultimi sei mesi, dato in crescita rispetto ai dati 2017/2018. Complessivamente, il 62% degli intervistati dichiara di aver fatto ricorso a farmaci per almeno uno dei sintomi riferiti, e tra le ragazze il loro utilizzo cresce all’aumentare dell’età.

– Effetti della pandemia: tra le novità dell’indagine 2022 vi è l’inserimento di una sezione dedicata all’impatto della pandemia di Covid-19. Il 54% degli adolescenti dichiara un impatto positivo della pandemia sui rapporti familiari e il 42% sul rendimento scolastico, mentre il 41% ritiene che la propria salute mentale ne abbia risentito negativamente, così come il 37% la propria vita in generale. In particolare, l’effetto positivo sulle relazioni familiari decresce con l’età, dal 67% degli undicenni al 45% dei diciassettenni, e tra gli 11 e i 15 anni è prevalentemente maschile, mentre nei 17enni non si osservano differenze di genere. Anche sull’impatto positivo del rendimento scolastico si registra lo stesso andamento per età, dal 50% dei più giovani al 37% dei diciassettenni, senza sostanziali differenze tra maschi e femmine. Riguardo la propria salute mentale, il 52% delle ragazze dichiara un impatto negativo a fronte del 31% dei ragazzi, e si osserva tale risposta nel 29% degli undicenni (33% delle femmine e 25% dei maschi) e nel 53% dei diciassettenni (66% e 41%, rispettivamente).

– Scuola: solo il 13% dei ragazzi, con proporzioni leggermente maggiori per le ragazze e per i più piccoli, dichiara di apprezzare la scuola. Percentuale che scende drammaticamente al 6% tra i 15enni. All’incirca il 75% dei ragazzi si sente accettato dai propri insegnanti ma solo la metà si fida molto di loro (55%) e percepisce da parte dei professori un vero interesse nei propri confronti (49%), con un trend in riduzione al crescere delle età. Circa la metà degli 11enni si sente molto stressato dagli impegni scolastici per crescere al 60% e al 78% rispettivamente nei ragazzi e nelle ragazze di 15 anni.

– Rapporti familiari: al crescere dell’età, diminuisce la facilità con cui i ragazzi si aprono con i genitori. Le ragazze 13enni e 15enni, rispetto ai ragazzi coetanei, hanno una maggiore difficoltà a parlare con la figura paterna. In generale la madre rappresenta la figura di riferimento con cui i ragazzi e le ragazze comunicano maggiormente. Il 68% dei ragazzi e il 60% delle ragazze percepisce una famiglia capace di sostenerli e aiutarli nel prendere decisioni, di dare loro un supporto emotivo quando ne hanno bisogno, e di prestare ascolto ai loro problemi. Negli adolescenti 15enni però questa percentuale scende al 52% nelle ragazze ed al 61% nei ragazzi, evidenziando un trend negativo rispetto alla rilevazione del 2017/18 (67% nelle ragazze e 70% nei ragazzi).

– Rapporti con i pari: il 60% dei giovani dichiara di avere amici disponibili e circa il 70% di sentirsi accettato per come è.

– Bullismo: colpisce intorno al 15% complessivamente e decresce con l’aumentare dell’età, con proporzioni del 19% tra gli undicenni, 16% nei tredicenni e poco più del 9% tra i 15enni. Analoghe proporzioni si osservano per il cyberbullismo, più frequente nelle ragazze (17% contro 13%) e nelle età più giovani: 19% a 11 anni, 16% a tredici e 10% a 15 anni.

– Sovrappeso: il 18,2% dei ragazzi di 11, 13 e 15 anni è in sovrappeso e il 4,4% obeso; rispetto alla precedente rilevazione del 2017/2018, tali valori risultano in aumento per entrambi i generi (17% sovrappeso e 3% obeso). L’eccesso ponderale nei diciassettenni è pari al 19,3% (15,9% sovrappeso e 3,9% obesità) ed è sensibilmente maggiore nei maschi (maschi sovrappeso e obesi: 19,8% e 3,9% vs femmine: 11,7% e 2,8%).

– Prima colazione: il suo consumo quotidiano nei giorni di scuola diminuisce al crescere dell’età, specie tra le ragazze, con prevalenze di salto della prima colazione nei giorni di scuola che vanno dal 21% a 11 anni, al 27,9% a 13 anni e al 29,6% a 15 anni; tale percentuale è sostanzialmente stabile rispetto al passato. Circa un diciassettenne su due consuma tutti i giorni la prima colazione, con valori lievemente inferiori tra le ragazze.

– Frutta e verdura: solo un terzo dei giovani consuma frutta almeno una volta al giorno, con valori migliori tra le ragazze e nella fascia d’età degli1 1enni. Il consumo di verdura almeno una volta al giorno è raggiunto da solo 1 adolescente su quattro ed è maggiore nelle ragazze. Le ragazze di 17 anni consumano, più dei ragazzi, frutta e verdura almeno una volta al giorno (32% consumo di frutta e 36% consumo di verdura vs frutta 29% e verdura 24%).

– Bibite zuccherate/gassate: sono consumate più dai maschi in tutte le fasce d’età considerate (le consumano almeno una volta al giorno: 14,4% degli undicenni; 14,5% dei tredicenni; 12,6% dei quindicenni). Il trend, in discesa dal 2010 al 2018, subisce un arresto in quest’ultima rilevazione.

– Attività fisica: meno di 1 giovane su 10 svolge almeno 60 minuti al giorno di attività motoria moderata-intensa e questa abitudine diminuisce all’aumentare dell’età. Rispetto alla rilevazione del 2017/2018 si evidenzia una lieve riduzione (8,2% vs 10%). L’attività fisica quotidiana è nettamente maggiore tra i maschi.

– Sedentarietà: con l’aumentare dell’età sia ragazzi che ragazze passano più tempo sugli schermi

– Social network: in crescita l’uso problematico di social media: il 17% delle ragazze (che arrivano al 20% tra le 15enni) e il 10% dei ragazzi. Rispetto ai dati del 2017/2018, si osserva un incremento, soprattutto tra le ragazze.

– Alcol: il consumo raggiunge il 21% fra le femmine e scende al 16% fra i maschi, laddove lo aveva riportato il 16% delle 15enni sia nel 2017/2018 che nel 2014, e il 19 e 20%, rispettivamente, dei coetanei maschi. 1 ragazza su 5 tra le 15enni si è ubriacata almeno due volte nella vita. Il consumo di alcol almeno una volta negli ultimi 30 giorni a 17 anni è di 7 giovani su 10 senza differenze di genere marcate.

– Fumo: la quota di adolescenti che dichiara di aver fumato almeno un giorno nell’ultimo mese aumenta con l’età, passando dall’1% a 11 anni, all’8% a 13, al 24% a 15 anni. Le ragazze di 15 anni fumano di più rispetto ai coetanei maschi: il 29% delle ragazze rispetto al 20% dei ragazzi ha fumato almeno un giorno nell’ultimo mese. Circa 1 ragazzo su 3 e 2 ragazze su 5 a 17 anni hanno dichiarato di aver fumato almeno un giorno negli ultimi 30 giorni.

– Gioco d’azzardo: prevale soprattutto nei maschi. Il 47,2% dei ragazzi e il 21,5% delle ragazze 15enni hanno scommesso o giocato del denaro almeno una volta nella vita. A 17 anni il 39,3% ha giocato d’azzardo almeno una volta nella vita con marcate differenze di genere (maschi 57,6% vs femmine 20,2%).

– Cannabis: l’11% dei 15enni (16% nel 2017/2018) e il 10% delle coetanee femmine dichiara di aver fatto uso di cannabis nel corso degli ultimi 30 giorni. L’83% delle ragazze e il 78% dei ragazzi a 17 anni dichiara di non aver mai fumato cannabis negli ultimi 30 giorni.

– Le abitudini sessuali: la sezione è stata rivolta solamente alla fascia dei 15enni e dei 17enni. Il 20% dei 15enni (21,6% maschi vs 18,4% femmine) dichiara di aver avuto rapporti sessuali completi: di questi, il 66% hanno dichiarato di aver usato il condom come contraccettivo, l’11,9% la pillola e il 56,3% il coito interrotto. Il 12,6% dichiara essere ricorso alla contraccezione di emergenza. A 17 anni, il 43% ha dichiarato di aver avuto rapporti sessuali completi (42,5% maschi e 43,6% femmine). Il 61% di loro hanno dichiarato di aver usato il condom come contraccettivo, il 15,9% la pillola e il 57% il coito interrotto. Il 9% dichiara essere ricorso alla contraccezione di emergenza.

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https://www.epicentro.iss.it/hbsc/indagine-2022-nazionali#:~:text=Il%20campione%20HBSC%2DItalia%202022,nel%20mese%20di%20giugno%202022.