Influenza A, l’adolescentologo: Come combattere il virus

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BERTELLONI: “RISCHIO CONTAGIO TRA ‘BAMBINI INVISIBILI'”.
29 luglio 2009 (DIRE – notiziario Minori)

– I dati divulgati dall’Organizzazione mondiale per la sanita’ in merito alla diffusione dell’influenza A/H1N1, sono quelli di una vera e propria pandemia: oltre 130.000 i casi accertati nel mondo, 800 i decessi di cui il 4% in Europa.

In Italia, sono stati accertati 320 casi, di cui solo 4 non riferibili a viaggi in aree infette.

L’Oms individua negli adolescenti, tra 12 e 17 anni, i soggetti maggiormente affetti, anche se probabilmente quelli con minori complicanze.

“Le notizie che ci vengono dall’Oms – commenta Silvano Bertelloni, presidente della Societa’ italiana di medicina dell’adolescenza (Sima) – dimostrano che la cosiddetta nuova influenza causata dal virus A/H1N1 e’ ormai una vera pandemia con pazienti affetti in tutte le regioni del mondo.

La Sima – continua- si complimenta con le istituzioni per il rafforzamento delle reti di sorveglianza epidemiologica e virologica, unitamente alle misure di prevenzione vaccinale gia’ programmate e annunciate dal ministro Sacconi”.

E poiche’ gli adolescenti, proprio secondo l’Oms, sono la fascia a maggior rischio tra i soggetti colpiti dall’infezione, la Sima consiglia azioni di prevenzione da tenere in considerazione:

“Iniziative educazionali immediate, dirette agli adolescenti e alle loro famiglie, soprattutto per quei soggetti in procinto di effettuare viaggi di gruppo in zone altamente endemiche come l’Inghilterra.
Iniziative ad hoc- spiega l’adolescentologo – dovrebbero essere intraprese per i soggetti a maggior rischio di complicanze gravi, come quelli affetti da diabete, disturbi respiratori cronici, neoplasie, obesita’ grave”.

La Sima invita ancora a prestare maggiore attenzione “per le fasce deboli ed emarginate della popolazione, nelle quali condizioni di indigenza potrebbero favorire la diffusione e la pericolosita’ del virus.

In questo ambito – prosegue Bertelloni – si dovrebbe porre attenzione anche ai cosiddetti ‘bambini invisibili’, le cui condizioni di vita e la minore protezione sanitaria potrebbero favorire una maggiore diffusione del virus e forme particolarmente virulente dell’infezione”.

La Sima, dunque, “si pone al servizio delle istituzioni per cooperare sulla pandemia da virus A/H1N1, anche attraverso il suo sito web, alla diffusione di informazioni scientificamente corrette e ogni altro supporto che una Societa’ scientifica puo’ dare a tutela della salute di tutti i minori che vivono in Italia”.