Obesità, l’esperto: “Prevenzione già in ambiente uterino”

Condividi:

DE SIMONE (SIMA): “3 su 10 in sovrappeso” .
15 gennaio 2009 (DIRE – notiziario Minori)

L’obesità’ tende a manifestarsi in età sempre piu’ precoce e pare aumentare in modo molto veloce.

In molte regioni d’Italia, mediamente 3 bambini e adolescenti su 10 sono in sovrappeso o obesi.

Un’indagine promossa dal ministero della Salute indica che in città campione di Lombardia, Toscana, Emilia Romagna, Campania, Puglia e Calabria, il 23,9% dei bambini a 9 anni e’ in sovrappeso e il 13,6% e’ obeso.

Gli studi sembrerebbero confermare, inoltre, una piu’ elevata prevalenza di obesità nelle regioni del Sud (16% a Napoli) rispetto al Nord (6,9% a Lodi) (ISS).

L’obesità’, dunque, si manifesta in epoca sempre piu’ precoce e tende ad aumentare in tutte le fasce di età. La prevenzione, pero’, puo’ iniziare già nella vita uterina.

“L’equilibrio metabolico in ambiente intrauterino – spiega il dottor Michele de Simone, consigliere nazionale della Società italiana di medicina dell’adolescenza (Sima) – puo’ infatti avere conseguenze di lungo termine.

In talune condizioni l’ambiente intrauterino puo’ rappresentare un fattore di rischio per lo sviluppo di obesità e insulino-resistenza da cui derivano intolleranza ai carboidrati (Igt) o diabete tipo 2 (T2DM).
Una situazione di macrosomia (peso alla nascita superiore ai 4.200 grammi) – continua l’adolescentologo – comporta una particolare probabilità di sviluppare obesità e, se non proprio il diabete, una alterata tolleranza al glucosio.

Un aumento del peso fetale, quindi, risulta associato a un maggior rischio di aborto; al rischio di iperglicemia nei primi giorni di vita e ad un maggior rischio di sviluppare obesità e diabete tipo 2 in età adulta”.

Anche un basso peso alla nascita, pero’, e’ predittivo di obesità e diabete in età adulta.
“Studi condotti in vari Paesi – sottolinea de Simone (Sima) – hanno evidenziato una correlazione fra basso peso alla nascita e sviluppo di diabete tipo 2, dislipidemia e ipertensione in età adulta. Questa relazione e’ stata osservata anche in età pediatrica da uno studio condotto su un’ampia casistica di bambini e adolescenti fra i 6 e i 18 anni di Taiwan (Wej 2003).

Un basso peso alla nascita esprime spesso una situazione di inadeguata nutrizione del feto. Questo potrebbe rispondere alla ‘sfida’ dell’ambiente intrauterino ad assicurarsi la sopravvivenza attraverso meccanismi adattativi endocrino-metabolici”.