Umanizzazione delle cure

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DE LUCA(SIMA): “Umanizzazione, fondamentale per pediatra”
26 gennaio 2009 (DIRE-notiziario Sanità)

“L’umanizzazione delle cure e’ senza alcun dubbio un problema che riguarda piu’ gli ospedali che la medicina convenzionata territoriale. Soprattutto per i pediatri, che stabiliscono con i genitori del bambino un rapporto basato sulla fiducia che il piu’ delle volte si acquisisce con un dialogo costante durante tutta la fase di crescita del bambino, parlare di umanizzazione e’ fondamentale”.

E’ quanto afferma Gianpaolo De Luca, consigliere della Società italiana di medicina dell’adolescenza (Sima), il quale sottolinea che “umanizzare le cure fa parte anche della sensibilità individuale del medico portato a lenire le sofferenze umane o a cercare di evitare che queste si manifestino.

In questa azione preventiva – spiega De Luca – si esalta la figura del pediatra quale educatore sanitario del bambino e della famiglia. Il rapporto con la famiglia del bambino, comunque, si alimenta con le frequenti visite svolte nell’ambulatorio, o a domicilio, che portano a stabilire anche un rapporto di amicizia tra pediatra e famiglia”.

Per tutto ciò che riguarda la gestione delle patologie croniche, il pediatra ritiene che “sia necessaria una maggiore formazione del medico. In queste condizioni deve venire fuori ed esaltarsi il rapporto umano tra pediatra e famiglia al fine di affrontare, nella maniera piu’ opportuna, la malattia che non guarisce” e che accompagna il destino del bambino fino all’età adulta.

Particolare attenzione deve essere riservata, conclude De Luca, alla fase adolescenziale nella quale, frequentemente, “vengono abbandonate le terapie da parte dell’adolescente che si vede diverso dai suoi coetanei.

Proprio in questo periodo della vita il pediatra deve essere in grado di dialogare in maniera costruttiva ed efficace con l’adolescente e con la sua famiglia, per convincerli a superare questo momento di difficoltà e fornire tutte le necessarie informazioni sul futuro del ragazzo”.