Permettetemi di presentarmi.
Sono Rosalba Trabalzini, responsabile scientifico di www.guidagenitori.it, e Socio SIMA.
Sono psichiatra, psicologo e psicoterapeuta ad indirizzo cognitivo e da ormai 15 anni mi occupo della prevenzione della Depressione Post-Partum.
Il mio pallino dello studio di questo tipo di depressione inizia oltre 40 anni, quando lavoravo come infermiera psichiatra al Santa Maria della Pietà, (per chi non è di Roma… era il manicomio!)
Era una notte d’estate ed ero di turno insieme ad altre tre colleghe, nel darci le consegne, le colleghe del pomeriggio ci avvisano di una new entry: una vecchia conoscenza aveva chiesto il ricovero volontario…
“non fateci caso” ci era stato detto …. ”è tanto ingrossata e dovrebbe avere dei fibromi”.
Così era scritto in cartella. Ogni mezzora dovevamo firmare gli orologi di carta e fare il giro tra i letti quando a terra vediamo del sangue, la traccia portava al letto della new entry, era sveglia e ci dice che i fibromi la fanno sanguinare. Decidiamo comunque di chiamare il medico di guardia il quale vedendo la cartella e la visita prenotata per l’indomani dal ginecologo, decide di non fare nulla.
Il mattino seguente, veniamo tutte convocate in lavanderia , vogliono sapere chi di noi aspettava un bimbo. Nella biancheria della notte era stato trovato il corpicino di una bimba.
Abbiamo passato guai seri tutte e quattro, il primario che aveva firmato la cartella ed il medico di guardia e la new entry finita a Castiglione delle Stiviere per infanticidio.
Ecco, da quel momento ho dedicato la mia vita alla ricerca e prevenzione della Depressione Post-Partum però avrei dovuto laurearmi e così ho fatto: laurea in Psicologia Clinica, in Medicina, vecchia specializzazione in Psichiatria e Neurologia e specializzazione in psicoterapia cognitiva.
La RICERCA di cui sono promotrice e per la quale chiedo aiuto a voi Soci SIMA vuole intercettare i ragazzini tra gli 8 e 10 anni le cui mamme hanno sofferto di Depressione Post-Partum, somministrare loro le schede SAFA per verificare la predisposizione o meno alla depressione ed allo stato d’ansia generalizzato. La sintomatologia della depressione evidenzia una chiusura totale su se stessi, tutto il resto è nulla e la vita stessa è dolore: una mamma depressa non riesce ad accudire il proprio bimbo, è quindi una mamma senza amore e senza sorriso e soprattutto è una mamma che evita il contatto. Questa deprivazione sensoriale in un piccolo di pochi mesi a cosa potrà condurre, una volta adolescente e poi adulto? La ricerca deve darci queste risposte ed i risultati verranno resi noti nel corso dell’evento Nativity del prossimo mese di novembre a Roma. Il risultato, inoltre, verrà presentato anche al Ministero della Salute nell’ambito del progetto informativo: Depressione post-partum – Non sei l’unica.
Rosalba Trabalzini