Indagine nazionale sugli stili di vita degli adolescenti italiani 2023

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I risultati dell’annuale Indagine nazionale sugli stili di vita degli adolescenti italiani 2023 mostrano i timori, le incertezze, le speranze degli adolescenti in Italia riguardo il futuro. E’ stato intervistato da Laboratorio Adolescenza e Istituto di ricerca IARD, con il supporto operativo di Mediatyche srl, un campione di oltre 5.600 giovani tra i 13 e i 19 anni. La tristezza è il mood che li accomuna; la preoccupazione sul futuro riguarda oltre la metà degli intervistati (52,4%), soprattutto le ragazze (58,6%), per le condizioni che incombono: degrado ambientale, guerre, catastrofi naturali indotte dall’uomo, violenza. Sempre di più i loro modelli sono influencer e fashion blogger (72% degli intervistati, 62% dei maschi), specie per far fronte alla insoddisfazione verso il proprio corpo, che è presente nel 40,3%, di cui il 51% ragazze, e aumenta al crescere dell’età. Google, Instagram e Tik Tok costituiscono le principali piattaforme con cui i giovani si mantengono ‘linkati’ con l’esterno e attraverso cui cercano informazioni. Tranne Facebook, tutti gli altri social più importanti crescono, da Pinterest (specie tra le ragazze) a Twitter, da Snapchat a Telegram; all’opposto, da LinkedIn si mantengono più distanti. Preoccupa l’incremento di OnlyFans (una sorta di TikTok senza censure), dove è possibile postare e vedere (a pagamento) contenuti a esplicito riferimento sessuale: lo frequenta abitualmente il 7,5% dei teenagers (12,5% dei maschi), versus meno dell’1% nel 2020. Cala fino ad azzerarsi la lettura di giornali online (20,7%) e carta stampata in genere (3%). Riguardo la scuola, i giovani la richiedono in presenza, che sfrutti tutta la tecnologia disponibile e che affronti ‘nuove’ materie di loro interesse: fra cui educazione sessuale, sostenibilità ambientale, educazione al rispetto delle diversità di genere, etnia, credo religioso. Il 47% di ragazzi vorrebbe lezioni condotte in classi tradizionali, strutturate come oggi, e il 40% in classi ad ‘assetto variabile’ con aule e insegnanti dedicati alle differenti discipline e con compagni di classe di volta in volta diversi. Appaiono giovani senza confini: solo il 34% ritiene che continuerà a vivere nella stessa città o attuale Regione con una vocazione anche verso l’estero (30%). Credono nell’amore: il 71,1% ‘si vede’ in un rapporto di coppia stabile e di convivenza/matrimonio, con figli, solo il 10% si prefigura single. Sonno: dopo il Covid, è rimasta alta la percentuale di adolescenti che dichiara di faticare ad addormentarsi (71,9%) a causa di preoccupazione per la scuola (60,7%), pensieri negativi (58,1%), nervosismo immotivato (57,8%), mancanza di sonno (60%). Quest’ultima causa spesso dovuta all’utilizzo serale e notturno di smartphone e computer, frequentemente a letto fino a un attimo prima di spegnere la luce.

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