Meningite: “prevenzione fra adolescenti dopo il caso di Ferrara”

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CHIAVETTA (SIMA): “Loro i più a rischio”.
16 febbraio 2009 (DIRE-notiziario Sanità)

La meningite fa paura.

A Ferrara e’ allarme, dopo che un caso di infezione e’ stato scoperto sabato 7 febbraio: vittima una ragazza di vent’anni, animatrice in una discoteca della città emiliana, che ora si trova in coma farmacologico per una forma iperacuta da meningococco.

Il Dipartimento di Sanità pubblica dell’Ausl locale ha fatto scattare la profilassi di massa che riguarda tutte le persone che hanno avuto contatti con la ragazza nei dieci gironi precedenti.

“Per fortuna- commenta il dottor Salvatore Chiavetta, consigliere della Società italiana di medicina dell’adolescenza (Sima)- l’incidenza di tale malattia e’ minore se confrontata con altre infezioni.
L’infezione meningococcica, pero’, e’ caratterizzata da un esordio rapido, un tasso di letalità del 10%, una frequenza di sequele tra l’11 e il 19% e la capacita’ di creare panico in una comunità”.

E l’unico modo per scongiurarla, a parte la profilassi degli eventuali contatti, è la vaccinazione contro il meningococco.

“Eppure- riprende Chiavetta- sebbene il vaccino venga raccomandato ai bambini, non succede la stessa cosa con gli adolescenti, che sono una categoria a rischio, in quanto sono gli individui che piu’ amano stare in gruppo.

E le occasioni per stare insieme anche se non ci si conosce non mancano di certo: i viaggi all’estero, la convivenza in College per studio, oppure, piu’ frequentemente, la discoteca, il pub, ove poter scambiare conoscenze, amicizie, bicchieri e… baci”.

Ma la maggior parte degli adolescenti non sembra contemplare, nel proprio stile di vita, la parola “prevenzione”: “Vivono come se il loro domani non dipendesse dall’oggi.

Il rischio – sottolinea Chiavetta (Sima)- e’ il loro compagno d’avventura (vedi motorino senza casco, le corse in macchina con un po’ d’alcol in corpo, tatuaggi e piercing effettuati in condizioni di scarsa igiene, l’uso della sigaretta come status symbol di emancipazione, un’attività sessuale precoce e senza alcuna protezione)”.

Eppure sembrano essere accorsi in massa ai servizi vaccinali, richiedendo una dose di vaccino contro il famigerato batterio che provoca la meningite, appena si e’ sparsa la voce della ventenne di Ferrara ricoverata all’Ospedale Sant’Anna.

“La stessa cosa – ricorda il pediatra- si e’ verificata nel dicembre del 2007 quando, a Conegliano (Treviso) si sono presentati alcuni casi (sette) con, purtroppo, tre decessi.

Per fortuna, in questi casi, il rischio di una epidemia massiva non e’ frequente, ma di sicuro lo scenario che si profila e’ quello del panico collettivo”.

Chiavetta, dunque, lancia un appello invitando “a fare una buona campagna di sensibilizzazione rivolta non tanto ai genitori quanto, e soprattutto, agli adolescenti stessi”.

” La prevenzione – conclude- e i corretti stili di vita, anche se non contemplati nell’atteggiamento mentale dei ragazzi, non si possono proporre soltanto in occasione di eventi piu’ o meno tragici”.