Prevenzione a scuola, il bullismo visto dai bambini

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PROGETTO (E LIBRO) IN CALABRIA, IN COLLABORAZIONE CON LA SIMA.
22 aprile 2009 (DIRE – notiziario Sanita’)

“La scuola e’ da sempre il luogo nel quale si sviluppano le relazioni fra coetanei, che vanno dalla pacifica convivenza a situazioni di grande conflitto e disagio. La scuola e’ anche il luogo dove bambini e ragazzi vivono insieme per un lungo arco di tempo, ed e’ lo spazio in cui e’ possibile misurare esperienze di apprendimento e di socializzazione adatte a sviluppare percorsi di promozione della salute che aiutino gli alunni a vivere meglio con se stessi e con gli altri”.

E’ quanto afferma Silvano Bertelloni, presidente della Societa’ italiana di medicina dell’Adolescenza (Sima), in riferimento al progetto “Prevenzione del disagio sociale a scuola – rilevazione dei fenomeni di bullismo negli adolescenti e preadolescenti in alcune scuole del territorio del distretto n.1 dell’AS 2 di Castrovillari“.

E proprio nell’ambito di questo progetto e’ stato sviluppato un programma di educazione alla salute che ha portato alla realizzazione del libro “Il bullismo visto dai bambini“, presentato ieri nel convento domenicano di Firmo, in Calabria.

“Il testo – spiega Mattia Maria Sturniolo, adolescentologa e curatrice del progetto – rappresenta la raccolta dei lavori prodotti dagli alunni delle scuole primarie di primo grado dei Comuni di Acquaformosa e di Firmo.

Gli alunni, attraverso le loro mappe concettuali, i racconti, i disegni e le poesie hanno potuto manifestare i loro vissuti, le loro esperienze e quanto hanno appreso dal percorso di sensibilizzazione e di contenimento dei comportamenti violenti”.

Il libro raccoglie i lavori di 120 ragazzi tra gli 8 ed i 12 anni, che hanno partecipato al progetto educativo triennale anti-bullismo.

“All’interno delle classi – spiega ancora Sturniolo – sono stati creati dei cerchi nei quali, attraverso interventi interattivi, si attuavano tecniche di socializzazione per far si che la classe diventasse un corpo unico”.

Narrazione delle singole esperienze, dunque, e di come ogni bambino vedeva se stesso e la quotidianita’ dei propri e degli altrui comportamenti, per combattere un fenomeno sociale dilagante.

Sotto la supervisione scientifica del professor Tito Livio Schwarzenberg, dell’Universita’ la Sapienza di Roma, e con la collaborazione della Societa’ italiana di medicina dell’adolescenza, la condivisione del progetto con la scuola “ha permesso – sottolinea l’adolescentologa – di lavorare in sinergia e in un contesto sereno, in pieno accordo e con la partecipazione degli insegnanti. Si e’ costruito uno spazio adatto a sperimentare con gli alunni un’esperienza collettiva, di ascolto e di confronto, in un clima di gruppo non giudicante”.

Il libro, edito da Arti grafiche Bianca e Volta, e’ stato curato dalla dottoressa Carolina Lauria, dal dottor Ambrogio Bellizzi e dalla stessa dottoressa Sturniolo